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Vicolo degli Osti (R. V – Ponte) (da piazza Montevecchio a via della Pace)
Il vicolo prende il nome “dalla loro Università che possedeva la chiesa di S. Biagio “della Fossa” [1] detta anche “de Circlo”; “alla Pace”; "in Trivio", dalle tre strade che vi convergevano: via della Pace, via di Montevecchio e il vicolo degli Osti.
Qualche documento le dà anche l'appellativo “de Pettini” forse da una pittura che, sul fronte della chiesa, rappresentava la scena del martirio di San Biagio.
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[1] La chiesa di S. Biagio è citata, per la prima volta in una Bolla di Urbano III (Crivelli - 1185-1187) del 1186. Era pure nota come “S. Blasio de circo” (1192), “Sancti Basii de Cerclaris” (1302), dal vicino circo di Domiziano, S. Biagio “de Scorticariis” o “delli Pettini”, dai tintori intorno a S. Lucia della Tinta, S. Biagio “alla Pace” e S. Biagio “delli Osti”. Risulta restaurata nel 1541 e nel 1658. Ha ospitato diverse Confraternite, come quelle: dei “Santi Biagio e Ambrogio dell’Arte della Lana”, “degli Osti” (da cui il nome del vicolo). Fu demolita, nel 1820, per una sistemazione di via della Pace, decisa durante l’occupazione francese (1798-1799) e realizzata subito dopo.
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